Il progetto "alBIOrelle: nel depuratore cresce la biodiversità" è stato elaborato in collaborazione con Alfa Varese, Politecnico di Milano e Istituto di ricerca Spallanzani.

La partnership fra le due aziende idriche lombarde, l'università Milanese e l'Istituto di ricerca di Cremona prevede di sviluppare un progetto di simbiosi industriale tra depurazione delle acque reflue ed acquacoltura con l’obiettivo di promuovere la biodiversità.

In particolare, ci si propone di valutare la fattibilità di allevare alborelle in acque reflue altamente depurate a scopo di ripopolamento. Gli obiettivi specifici comprendono:

• la valutazione dei parametri di crescita dei pesci in acqua depurata;

• la valutazione delle caratteristiche dei pesci allevati;

• la stima dei risparmi associati alla simbiosi industriale;

• la sensibilizzazione e disseminazione verso gli stakeholder di riferimento.

Nel concreto, il progetto prevede la realizzazione in due impianti di depurazione - in particolare Canegrate e Sant'Antonino - di vasche di acquacoltura dove allevare Alborelle grazie all'utilizzo dell'acqua depurata dagli impianti.

L'acqua in uscita dagli impianti di depurazione è infatti di ottima qualità, anche grazie ai trattamenti terziari presenti in questi specifici impianti, dotati di ultrafiltrazione e lampade UV, e si ipotizza che sia l'ambiente ideale per far nascere e allevare le alborelle, per poi, una volta arrivate all'età giusta, portarle nei corsi d'acqua superficiali, così da aumentare la popolazione ittica e contribuire alla crescita e alla salvaguardia della biodiversità dei nostri fiumi, che sono un importante patrimonio del territorio.

I luoghi dove liberare le alborelle verranno definiti in collaborazione con gli stakeholder territoriali come gli Enti Parco e i Gestori delle rogge.

Inoltre, il progetto sfrutta la simbiosi con l’impianto di depurazione: le acque dedicate ad acquacoltura devono essere sottoposte a importanti ed energivori trattamenti di pulizia e disinfezione prima di essere restituite all’ambiente. Nel nostro caso le acque utilizzate vengono riimmesse nel ciclo depurativo dell’impianto in cui si trovano, determinando risparmi in chiave industriale e energetica.

La convenzione fra i partner è stata firmata a novembre 2024, data ufficiale di partenza del progetto, che vede, fra la fine del 2024 e l'inizio del 2025, la realizzazione dei due siti pilota e l'avvio della sperimentazione.