Come funziona un depuratore
L'acqua, che arriva nelle case in maniera sicura tramite l'acquedotto, fuoriesce sporca e ha bisogno di essere ripulita. L'impianto di depurazione è un sistema complesso e articolato che serve appunto al trattamento delle acque reflue. Ma cosa sono le acque reflue? Sono tutte le acque utilizzate nelle attività umane, domestiche, industriali o agricole e che, prima di tornare in natura, devono essere "bonificate". Una volta arrivate al depuratore attraverso la fognatura e i collettori intercomunali, le acque reflue vengono sottoposte a un lungo processo di depurazione. Gruppo CAP segue scrupolosamente le normative italiane e comunitarie, prevedendo tutte le azioni necessarie a garantire il corretto funzionamento dei depuratori, oltre che la qualità dell'acqua depurata.
La depurazione delle acque reflue avviene attraverso diverse fasi. Inizialmente l’acqua sporca viene filtrata per liberarla dai detriti solidi di grossa e piccola dimensione: dai pezzi di legno ai rifiuti che si producono ogni giorno (plastica, cotton fioc, mozziconi) e che non dovrebbero mai essere gettati in acqua o nel wc. In una fase successiva occorre filtrare i residui più piccoli, come sabbia, terriccio, oli e grassi, che saranno eliminati con l'aspirazione. Solo a questo punto avviene il trattamento dell'acqua e la depurazione vera e propria, ovvero la pulizia dalle sostanze inquinanti: all'acqua viene aggiunto l'ossigeno per nutrire i microrganismi naturalmente presenti che procederanno a eliminare batteri dannosi e sostanze nocive. Durante la loro permanenza nelle vasche di sedimentazione, i microrganismi tendono a unirsi tra loro formando piccoli grappoli dal tipico colore marrone, chiamati "fiocchi di fango attivo": è il cosiddetto sistema di depurazione a fanghi attivi. Alla fine del ciclo i nostri impianti di depurazione, a seconda della tecnologia impiegata, restituiscono fanghi e acque depurate pronte a essere riutilizzate in diversi ambiti.