Gruppo CAP è “green star” d’Italia, campione di sostenibilità 2021. Seconda classificata nella categoria “Reti Energia e Acqua”, tra giganti come Snam e Terna Rete Italia, la water utility lombarda che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano è stata inserita tra le 200 realtà italiane che si sono distinte per le strategie e l’impegno sviluppato in 5 ambiti specifici: innovazione, tecnologia, sostenibilità ecologica, green economy, sostenibilità sociale.
A stabilirlo è la più grande ricerca mai realizzata in Italia sulla sostenibilità, condotta dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza (ITQF) in collaborazione con l’Istituto Management e Ricerca Economica (IMWF) di Amburgo, che ha analizzato più di 2.000 aziende italiane per stilare la classifica delle “Green Stars – Sostenibilità 2021” in occasione dell’Earth Day, la giornata mondiale della Terra celebrata lo scorso 22 aprile.
Utilizzando il metodo del "social listening", l'Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha raccolto oltre un milione di citazioni sul web su 2.000 imprese monitorate nell’arco del 2020, per valutare la loro reputazione online in materia di sostenibilità. Parliamo di imprese che operano in tutti i settori chiave: alimentari e bevande; automotive, meccanica ed elettronica; beni di consumo; commercio; finanza; materiali e materie prime; servizi e trasporti. Solo un decimo di queste, 200 in tutto, sono state premiate col bollino "Green Star - Sostenibilità 2021" dopo un’attenta analisi processata attraverso 5 sfere di competenza: innovazione, tecnologia, sostenibilità ecologica, green economy, sostenibilità sociale.
Seconda classificata, tra Snam e Terna, nella categoria “Reti Energia e Acqua”, Gruppo CAP è l’unica azienda premiata nel settore del servizio idrico integrato. La certificazione “Green Star – Sostenibilità 2021” testimonia l’impegno di Gruppo CAP nell’ambito della transizione energetica secondo il Piano di Sostenibilità adottato nel 2019, che ha delineato una strategia di importanti investimenti di lungo termine che guardano al 2033. Non ultimo quello della Biopiattaforma, progetto di simbiosi industriale che entrerà in funzione a Sesto San Giovanni nel 2023, hub capace di coniugare in un unico impianto un termovalorizzatore e un depuratore per convertire i fanghi di depurazione in energia pulita e bio-fertilizzanti, e trasformare la FORSU (frazione umida organica) in biometano, combustibile green che riduce le emissioni di anidride carbonica del 97%. Si tratta del primo impianto di termovalorizzazione autorizzato in Italia da quasi 10 anni a questa parte, che prevede un investimento di 47 milioni di euro.