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Sottoscritto l'accordo per lo sviluppo di innovativi progetti di economia circolare

Il protocollo di ricerca tra Gruppo CAP e Novamont è stato siglato il 7 novembre 2018 a Ecomondo e nasce dalla comune volontà di mettere in pratica i principi dell’economia circolare e della bioeconomia. Si tratta di principi fondati su nuovi concetti di design, distribuzione e cambiamento nei comportamenti di consumo per favorire lo sviluppo di innovativi modelli industriali che coniughino sostenibilità ambientale e competitività d’impresa, mediante il coinvolgimento di realtà non solo industriali ma anche pubbliche, etiche e culturali.

Le due società hanno identificato una serie di progetti aventi il comune obiettivo di rigenerare le risorse, riportare il carbonio organico di qualità nel suolo, garantire la qualità delle acque e ottenere da queste operazioni nuovi prodotti a valore aggiunto.

I progetti Ecodesign di microplastiche a partire dal settore dell’industria cosmetica e Produzione di materie prime ottenibili da acque reflue sono i primi su cui Novamont e CAP intendono svolgere attività di ricerca congiunta.

Con Ecodesign di microplastiche per l’industria cosmetica si intende aggiungere un importante tassello alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile, andando a studiare gli effetti di queste tipologie di prodotti sugli impianti di depurazione e sui fanghi, con particolare riferimento alla definizione di parametri di sostenibilità ambientale in relazione alle qualità delle acque.

Produzione di materie prime ottenibili da acque reflue nasce invece a partire dalle attività di ricerca che Gruppo CAP sta realizzando nei suoi impianti per il recupero e la valorizzazione di prodotti e sottoprodotti derivanti dai fanghi della depurazione.

I PHA sono plastiche biodegradabili ben note, ottenute dall’industria biotecnologica a partire dagli anni '80 mediante la fermentazione batterica di zuccheri e lipidi; le ricerche del gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, supportate dall’esperienza e dal know-how tecnologico di Novamont, hanno lo scopo di dimostrare come sia possibile produrre su scala industriale PHA dai fanghi urbani grazie a consorzi microbici naturalmente presenti in depurazione.