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Le opere esposte al Castello Visconteo di Abbiategrasso

Dal 10 al 23 gennaio il Comune di Abbiategrasso ospita i 33 capolavori del Museo della Permanente insieme agli scatti che raccontano i 90 anni di Gruppo CAP. Seconda tappa del progetto itinerante

I 33 capolavori della storica collezione del Museo della Permanente di Milano arrivano al Castello Visconteo di Abbiategrasso. Dal 10 alle 23 gennaio il Comune ospita infatti la seconda tappa della Mostra “Flussi d’Arte. Da Gola a Funi e Casorati. Opere della prima metà del Novecento nelle collezioni del Museo della Permanente”.

Tra i dipinti, “Elena di Troia” del pittore Achille Funi (1959), scelta come icona della mostra, la “Bambina col cerchio” dello scapigliato Eugenio Pellini (1905), cui si contrappone il realismo sociale de “I minatori”, del ritrattista Ambrogio Alciati (1907). E ancora il dipinto di “Maria Galli Frisia”, moglie del pittore milanese Emilio Gola (1912). La collettiva mira a raccontare il fervore e il talento artistico dei pittori del primo Novecento, uno dei periodi più fecondi e più interessanti dell’arte italiana contemporanea, attraverso una rassegna itinerante partita da Sesto San Giovanni e che nei prossimi mesi toccherà altri comuni dell’hinterland milanese.

Promosso dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente con il supporto di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, il progetto inaugura la sua seconda tappa oggi 10 gennaio ad Abbiategrasso nei sotterranei del Castello Visconteo, visitabile fino al 23 gennaio.

Oltre ai capolavori del Museo della Permanente, l’esposizione porterà in città la testimonianza tangibile dell’opera di CAP attraverso alcuni scatti artistici ed emblematici, realizzati dal fotografo Lorenzo Maccotta dell’agenzia Contrasto per “La linea dell’Acqua”, la mostra celebrativa dei 90 anni dell’azienda pubblica, allestita proprio presso la Permanente nello scorso mese di ottobre. Si tratta di un viaggio attraverso le immagini attorno a Milano e al suo territorio, seguendo il flusso di quello che è il suo vero elemento distintivo: l’acqua e la forte, costante simbiosi fra natura e lavoro degli uomini.

Selezionate dall’esperta d’arte Elena Pontiggia, le 33 opere del Museo della Permanente, esplorano i movimenti artistici nati nella prima metà del Novecento italiano, che hanno dato alla luce quelle che sono state definite delle vere e proprie “sorprese”, spesso dimenticate dai critici e che invece hanno una vitalità espressiva ancora forte e attuale.