Ridurre perdite e sprechi d’acqua per risparmiare costi, energia ed emissioni di Co2, nel nome della sostenibilità. È questo il contenuto dell’accordo siglato dall’Amministrazione Comunale e Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della città metropolitana, che ogni giorno fornisce ai cittadini di Arese i servizi di acqua potabile, fognatura e depurazione, e che intende coinvolgere attivamente i cittadini, le scuole e l’Amministrazione per promuovere una nuova sensibilità rispetto all’oro blu.
Un progetto ambizioso, quello della riduzione delle perdite idriche, che è diventato irrinunciabile. Basti pensare che la percentuale delle perdite di acqua si aggira in Italia intorno al 35%, con punte superiori al 50%. Per intenderci ogni 100 litri messi in rete, 50 vanno perduti. Nella Città metropolitana di Milano, grazie a continui investimenti, Gruppo CAP è riuscito ad abbassare le perdite al 17,8% ma l’obiettivo è arrivare in pochi anni a non più del 15%, media europea andare oltre.
Il progetto pilota partirà a breve; Gruppo CAP ha un piano, concordato e voluto anche dall’Autorità dell’Energia Reti e Ambiente, proprio per ridurre la pressione dell’acqua in tutti i suoi acquedotti e di conseguenza le perdite idriche. Il primo passo sarà quello di individuare, insieme all’Amministrazione Comunale e a tutti i soggetti attivi sul territorio, le aree e gli edifici in cui installare dei misuratori fissi per monitorare la pressione in tempo reale.
A ciò si aggiungerà la collaborazione di alcuni cittadini volontari che, quando partiranno gli interventi, aiuteranno i tecnici di CAP segnalando periodicamente le variazioni di pressione dell’acqua al loro rubinetto di casa. Ai cittadini ingaggiati verrà regalata un’assicurazione sulle perdite, e nello stesso tempo nelle scuole partiranno iniziative educative sull’oro blu.
Solo dopo la prima fase di studio, che durerà alcuni mesi, e un’attività di comunicazione mirata, partiranno gli interventi effettivi sulla rete. Al termine dei lavori i benefici per gli aresini saranno numerosi: minori consumi di energia per prelevare l’acqua dai pozzi e farla arrivare nelle case, riduzione delle perdite sulla rete e minori emissioni di CO2.