In risposta al perdurare della situazione di emergenza generata dalla pandemia Covid-19, Gruppo CAP prosegue nel suo impegno verso i cittadini e le imprese del territorio. La nuova misura adottata dal gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano riguarda il rinvio dell’emissione della prossima bolletta per le circa 30mila utenze a uso artigianale, commerciale, industriale, agricolo e zootecnico, scuole, edifici comunali, ospedali, case di cura e terzo settore. L’obiettivo è quello di lasciare alle imprese liquidità e di evitare la fatturazione in acconto di consumi che, a causa della situazione lavorativa in stallo, non sono stati effettuati, e allo stesso tempo non gravare su soggetti pubblici e del terzo settore che in questo periodo stanno affrontando una situazione di emergenza.
Il periodo non fatturato sarà recuperato nella successiva bolletta – nella forma e nei tempi in cui ogni utente è solito pagare – sulla base dei consumi reali misurati al contatore. È importante quindi che tutti gli utenti (amministrazioni comunali, soggetti del terzo settore, strutture sanitarie, scuole, artigiani, commercianti, imprese, industrie, agricoltori e allevatori, professionisti, ecc.) una volta riavviata l’attività inviino la lettura puntuale del contatore. La bolletta corrispondente alla lettura potrà quindi coprire un periodo più lungo del solito, ma non comporterà particolari aggravi sui costi, in quanto andrà a includere i mesi di sospensione dell’attività durante i quali non vi è stato consumo o vi è stato un consumo molto basso. Non solo ma è sempre possibile chiedere di rateizzare la bolletta senza costi aggiuntivi o interessi. Per informazioni www.gruppocap.it o 800 428 428.
Quella messa in campo da Gruppo CAP è solo l’ultima di una serie di misure adottate in favore di cittadini e fornitori. L’azienda pubblica, infatti, ha lanciato nelle scorse settimane diverse iniziative a sostegno dell’economia del territorio. È stato rinviato il pagamento delle bollette già emesse, che si potrà effettuare a giugno senza costi aggiuntivi. Sono stati anticipati i pagamenti delle prestazioni già effettuate per tutti i fornitori, ai quali è stata data anche la possibilità di chiedere un anticipo del 20% del contratto per le prestazioni non ancora effettuate senza costi di polizza e fidejussione (che saranno coperti da CAP). Nelle prime due settimane di marzo sono già stati anticipati 9.812.587 euro, pari al 34% dell’ammontare totale.