Prenderanno il via lunedì 17 novembre i lavori di realizzazione della nuova centrale di potabilizzazione di Cornaredo: l’opera, che sarà realizzata da Gruppo CAP e rientra in una strategia più ampia della green utility volta a potenziare le reti e superare la frammentazione degli acquedotti comunali, ha l’obiettivo di creare un sistema integrato sovracomunale in grado di garantire affidabilità, efficienza e sostenibilità nella gestione dell’acqua a oltre mezzo milione di abitanti.
La nuova centrale
Il progetto della nuova centrale affida l’alimentazione a un campo di otto pozzi capaci di fornire una portata di picco pari a 250 litri al secondo. L’impianto comprende un serbatoio di accumulo della capacità complessiva di 9.500 metri cubi e sistemi di pompaggio ad alta efficienza per il sollevamento e la distribuzione nella rete idrica.
Grazie alla scelta di captare l’acqua nelle aree a maggiore purezza naturale, sarà possibile limitare al minimo i trattamenti di potabilizzazione, assicurando qualità della risorsa e contenimento dei costi. Dal punto di vista costruttivo, la centrale integra soluzioni tecnologiche e ambientali innovative: tegole fotovoltaiche per la produzione di energia rinnovabile, percorsi realizzati in cemento drenante, rivestimenti delle vasche e prati armati, a garanzia di minore impatto ambientale e migliore inserimento nel contesto urbano. L’opera verrà completata dalla realizzazione della Dorsale idrica del Nord Milano, una dorsale di adduzione lunga circa 19 chilometri, con tubazioni in acciaio di grande diametro (600, 500, 400 e 300 millimetri), che collegherà Cornaredo con i principali comuni dell’area nord-ovest milanese: Rho, Bollate, Arese, Baranzate, Pero, Cusano Milanino, Bresso, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni.
Il progetto della Dorsale è stato frutto di un percorso di progettazione partecipata condiviso con cittadini, amministrazioni e stakeholder, finalizzato a discutere le scelte tecniche, raccogliere contributi dal territorio e individuare le soluzioni più adatte per ridurre gli impatti e massimizzare i benefici.
«Quest’opera rappresenta una tappa fondamentale all’interno del progetto di realizzazione della Dorsale idrica del Nord Milano. La centrale garantirà alti standard di efficienza tecnica e operativa con l’obiettivo di generare benefici concreti per i territori che serviamo, superando la frammentazione delle reti esistenti per un sistema più coeso, capace di ottimizzare l’uso dell’acqua, ridurre i rischi di interruzioni e assicurare una gestione sostenibile e responsabile». Dichiara Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP.
«La nuova centrale di potabilizzazione rappresenta il segno tangibile di un impegno condiviso e di una collaborazione efficace tra enti pubblici per costruire infrastrutture moderne, capaci di rispondere alle esigenze di oggi e di domani e valorizzare una risorsa preziosa come l’acqua.
Cornaredo diventa così un nodo centrale all’interno di una rete sovracomunale efficiente e attenta all’ambiente, che guarda al futuro e oltre i confini amministrativi per garantire un servizio affidabile e di qualità a centinaia di migliaia di cittadini.
Come amministrazione, riteniamo importante contribuire a un’opera che pone al centro la tutela dell’ambiente, la valorizzazione dell’acqua come bene comune e il benessere delle persone». Dichiara Corrado D’Urbano, sindaco di Cornaredo.
Benefici per il territorio e sostenibilità
Insieme alle dorsali e alle centrali già operative di Pozzuolo Martesana e Trezzo sull’Adda, la centrale di Cornaredo costituisce il completamento dei grandi progetti acquedottistici avviati da CAP negli anni Novanta per la Città metropolitana di Milano. Si tratta di un sistema che punta a garantire una distribuzione uniforme e sicura - riducendo la possibilità di disservizi dovuti a guasti o contaminazioni - e a offrire la flessibilità necessaria per gestire le risorse come un unico acquedotto integrato. Centralizzare la produzione significa ottimizzare i trattamenti e semplificare il controllo qualitativo grazie a un presidio costante e ridurre i costi complessivi di gestione. La risorsa viene intercettata dove è più pura, assicurando un’acqua di ottima qualità oggi e in prospettiva futura.
In questo modo, il Sistema Nord Milano non solo rafforza la resilienza dell’intera rete, ma assicura anche un sostanzioso surplus idrico da destinare ai territori più critici, riducendo al minimo l’impatto sociale e ambientale di un’opera di questa portata.