Biopiattaforma Sesto San Giovanni: al via la seconda fase del processo partecipativo

Comunicato stampa 11/06/2019

Appuntamento a fine giugno con l’incontro aperto al pubblico che inaugura il nuovo step del percorso di coinvolgimento degli stakeholder locali, con la presentazione dei comitati consultivi dei cittadini

La Biopiattaforma di Sesto San Giovanni entra nella seconda fase del processo partecipativo. Il progetto di simbiosi industriale che unirà in un polo green e carbon neutral altamente innovativo il depuratore di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitano di Milano, e il termovalorizzatore CORE S.p.a., Consorzio Recuperi Energetici, si avvarrà dei RAB (Residential Advisory Board), organismi consultivi di cui saranno parte attiva i rappresentanti delle istituzioni, dei cittadini, dei comitati, delle aziende e delle associazioni del territorio. 

I RAB saranno presentati ufficialmente in un incontro aperto a tutta la cittadinanza, previsto per fine giugno: avranno il compito di seguire l’intero iter del progetto e di rappresentare un organo consultivo, di monitoraggio e di scambio informazioni nell’ambito di tutte le scelte e le fasi del progetto. 

Il nostro obiettivo è che il territorio sia parte attiva del progetto della Biopiattaforma di Sesto, che intende essere un luogo d’innovazione e sostenibilità nato anche dal confronto con i cittadini e le istituzioni locali, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Saranno proprio i comitati consultivi a garantire il rapporto di ascolto, di continuità e condivisione nel lungo termine”.

Sono già cominciati da parte di Nimby Forum, think tank che in Italia annovera i più importanti progetti di consensus building e stakeholder engagement, gli incontri informativi e di consultazione dedicati ad alcune categorie di interlocutori strategici per raccontare dinamica, percorso e obiettivi della seconda fase e coinvolgere attivamente i player locali nel processo consultivo.

L’incontro di fine giugno sarà l’occasione per Nimby Forum di presentare al pubblico alcune delle più illustri best practice di Comitati consultivi e Residential Advisory Board che hanno caratterizzato a livello nazionale esperienze nate con il medesimo obiettivo.

"Quando nel 2016 abbiamo dato inizio a questo progetto, pensando di rispondere alla sfida di sostenibilità a partire dalla consapevolezza del "fine vita" dell'attuale impianto di termovalorizzatore di rifiuti, avevamo pensato di farlo in modo efficace e innovativo, insieme a CAP, spiega Marco Cipriano, Amministratore Unico di CORE S.p.a. Era un progetto ambizioso, che oggi è arrivato a buon punto, anticipando il futuro nell'ottica di una vera economia circolare. Ascoltando i cittadini, e mantenendo i posti di lavoro, con il progetto Biopiattaforma abbiamo dimostrato la capacità delle aziende pubbliche di essere all'avanguardia nella sfida per la tutela dell'ambiente".

"Prosegue con soddisfazione, commenta il Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, il percorso partecipativo che porterà alla realizzazione della BioPiattaforma. Questo processo continua a essere fortemente condiviso e coinvolge la cittadinanza nella sua evoluzione e nei nuovi appuntamenti previsti. Siamo lieti che il territorio sia stato ascoltato e che il confronto abbia portato, e siamo sicuri ancora porterà, a un approfondimento rilevante di vari aspetti essenziali di questo importantissimo progetto." 

LA BIOPIATTAFORMA: STATO DELL’ARTE

Gruppo CAP e CORE S.p.a. hanno dato il via a un percorso per la trasformazione del termovalorizzatore di Sesto San Giovanni in una biopiattaforma dedicata all’economia circolare. Il nuovo impianto, per cui è previsto un investimento di oltre 47 milioni di euro, intende diventare un punto di eccellenza per la produzione di biometano dalla frazione umida dei rifiuti e per la valorizzazione dei fanghi da depurazione.

Rispetto al termovalorizzatore attualmente in funzione è prevista una drastica riduzione dei fumi e delle emissioni dannose (meno 76%) e l’annullamento delle emissioni climalteranti. L’avvio dell’impianto non solo consentirà di recuperare materia organica e trasformarla in energia, ma fornirà anche un forte impulso alla raccolta differenziata, portando benefici al territorio in termini ambientali, occupazionali e come volano di crescita e sviluppo sostenibile.

Su proposta dei 5 comuni interessati – Sesto San Giovanni, Cologno, Pioltello, Segrate e Cormano – nel mese di novembre 2018 Gruppo CAP e CORE hanno deciso di affiancare alla Conferenza dei Servizi preliminare, il processo partecipativo BioPiattaformaLab, allo scopo di ingaggiare la società civile e quei soggetti non coinvolti nell’istruttoria (comitati, associazioni, sindacati, ecc.) 

La prima fase del processo partecipativo, declinato in più step, ha coinvolto gli stakeholder locali. Il progetto è stato quindi condiviso e sottoposto alle considerazioni e alle istanze della cittadinanza e delle organizzazioni sul territorio. La stesura del progetto definitivo si è andata quindi ad arricchire delle richieste emerse in questa prima fase, testimoniando quello che è stato un percorso unico in Italia con la realizzazione di alcune delle istanze proposte.

Il progetto, approvato dall’Assemblea dei Soci CORE, composta dai 5 Comuni interessati, è passato all’iter successivo, la redazione della progettazione definitiva che ha recepito osservazioni e prescrizioni ricevute durante il percorso partecipativo della Conferenza dei Servizi Preliminare prima di avviare il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR), che comprende tra gli altri il VIA (Valutazione Impatto Ambientale).