L’ATO ha destinato alle popolazioni colpite dal terremoto gli introiti delle sanzioni per le violazioni sugli scarichi fognari: 200mila euro per rispondere al fabbisogno di una struttura polivalente richiesta dal Comune. Progettazione e realizzazione affidate a Gruppo CAP, che installerà a Cascia anche una Casa dell’Acqua proveniente da Expo 2015
Nell’immediato ospiterà aule scolastiche, uffici pubblici oggi inagibili, ma anche le famiglie o i cittadini ancora senza una casa. Poi, a ricostruzione avvenuta, i locali potranno essere facilmente riconvertiti per altre funzioni e servizi. La richiesta di realizzare a Cascia una struttura polivalente è stata avanzata all’ATO della Città metropolitana di Milano direttamente dal Comune umbro, uno dei più colpiti dalle scosse del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi.
Proprio a Cascia sono destinati gli sforzi dell’Ufficio d’Ambito della Città metropolitana di Milano e di Gruppo CAP, che ha deciso di recuperare anche una Casa dell’Acqua di quelle realizzate per Expo 2015, che avrà dunque nuova vita e potrà dissetare gli abitanti del comune umbro.
Dopo una serie di contatti con l’ATI3 Umbria (l’ente pubblico che regola il servizio idrico nell’area della Valnerina), l’ATO Città metropolitana ha deciso infatti di destinare a Cascia gli introiti derivanti dalle sanzioni amministrative per le violazioni in materia di scarichi in pubblica fognatura: in tutto circa 200mila euro, che in accordo con l’ATI3 e il Comune di Cascia serviranno a realizzare entro l’autunno la struttura antisismica polivalente in legno lamellare. A disposizione ci saranno circa 250 metri quadrati coperti che, una volta completata la ricostruzione post terremoto, saranno facilmente riconvertiti per altre funzioni.
L’Ufficio d’Ambito finanzierà quindi l’intervento, la cui progettazione e realizzazione è stata affidata a Gruppo CAP, il gestore pubblico del servizio idrico sul territorio della Città metropolitana di Milano, che è già al lavoro in stretto contatto con il Comune di Cascia: “Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione tra enti pubblici e gestori idrici”, commenta Egidio Fedele dell’Oste, presidente dell’ATO Città Metropolitana. “Siamo in fase di definizione degli ultimi dettagli operativi, contiamo di avviare i lavori prima dell’inizio dell’estate perché la struttura sia pronta entro l’autunno”, aggiunge il direttore generale dell’Ufficio d’Ambito Italia Pepe.
“È un privilegio poter mettere le nostre competenze a disposizione dell’ATO e poter contribuire alla ricostruzione in Umbria – dice il presidente di Gruppo CAP, Alessandro Russo -. Qualche settimana fa abbiamo invitato il sindaco di Cascia, Gino Emili, a illustrare al personale di Gruppo CAP la situazione della propria terra dopo il terremoto, le necessità e le condizioni fisiche ed emotive dei suoi concittadini: è stato un incontro che ha turbato profondamente tutti, e sono certo che nel nostro intervento potremo contare sul supporto e sulla partecipazione profonda delle donne e degli uomini che lavorano per CAP”.