Sviluppo sostenibile/ ANCI, Gruppo CAP e le aziende di Water Alliance firmano la Carta di Milano con il ministro Martina

Comunicato stampa 02/10/2015

Stop agli sprechi di cibo e acqua: domani alle 11 in Expo, alla presenza del ministro Martina, ANCI Lombardia con il Gruppo CAP e le aziende idriche pubbliche della Water Alliance firmeranno La Carta di Milano, il manifesto-eredità di Expo. A due giorni dall’avvio del Festival dell’Acqua, l’evento biennale promosso da Utilitalia che quest’anno si terrà a Milano al Castello Sforzesco dal 5 al 9 ottobre, le sette aziende idriche in house della Lombardia metteranno quindi nero su bianco il proprio impegno a combattere gli sprechi, diffondere l’educazione ambientale, salvaguardare la sostenibilità e promuovere un equo accesso alle risorse. 

Il convegno, a cui sarà presente il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, sarà un’occasione di approfondimento di tematiche legate alla costruzione di un futuro sostenibile facendo della Città Metropolitana, dopo la chiusura dell’Esposizione Universale, la sede di un laboratorio permanente sulla sostenibilità. Anci Lombardia, con la sottoscrizione de La Carta di Milano, vuole dare il buon esempio  e invitare  tutti i Comuni lombardi a firmare per diventare promotori del cambiamento e contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del millennio legati molto spesso alla sopravvivenza. 

Roberto Scanagatti, Presidente Anci Lombardia introdurrà il tema della conferenza che sarà coordinato da Federica Bernardi, Vice Presidente ANCI Lombardia.  A tessere le fila ci saranno Mario Colombo, Presidente del Dipartimento Ambiente e Servizi Pubblici Locali ANCI Lombardia, Alessandro Russo, Presidente Gruppo CAP e Coordinatore Water Alliance - Acque di Lombardia. Le conclusioni saranno affidate al ministro Martina. Oltre a circa 150 sindaci saranno presenti i presidenti e gli amministratori delle sette aziende della Water Alliance: SAL (Lodi); Padania Acque (Cremona); Uniacque (Bergamo); Pavia Acque (Pavia); Gruppo Lario Reti (Lecco); e Brianzacque (Monza), oltre al Gruppo CAP per la Città Metropolitana di Milano.

La Carta di Milano sarà consegnata ufficialmente al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon il prossimo 16 ottobre quando sarà in visita ad Expo in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. 

“La firma della Carta di Milano è la conferma dell’impegno nell’affrontare concretamente le sfide del futuro da parte delle aziende della Water Alliance: tutte aziende in house, interamente pubbliche e partecipate dai Comuni dei rispettivi territori, che si stanno impegnando per costruire sinergie aziendali che mettano al centro la tutela dell’acqua e dell’ambiente, e che al contempo siano in grado di essere incisive sul tessuto economico, sia a livello locale generando posti di lavoro, sia a livello internazionale costruendo politiche di cooperazione e di condivisione di conoscenze -  afferma Alessandro Russo, coordinatore della Water Alliance – . L’obiettivo della Water Alliance è costruire un modello a rete che consenta di avviare sinergie e attivare progetti innovativi capaci di costruire un vero e proprio smart land, portando valore aggiunto alle singole aziende e al servizio che ciascuna garantisce al proprio territorio”. E’ di questi giorni tra l’altro la notizia che le sette aziende della Water Alliance passano a otto: a Gruppo CAP (Milano), Brianzacque (Monza), Uniacque (Bergamo), SAL (Lodi), Padania Acque (Cremona), Gruppo Lario Reti (Lecco) e Pavia Acque (Pavia) si è aggiunto Secam, il gestore del servizio idrico di Sondrio.

WATER ALLIANCE – ACQUE DI LOMBARDIA

Water Alliance – Acque di Lombardia è la prima joint venture contrattuale tra aziende idriche in house della Lombardia. Il progetto è stato avviato da Gruppo CAP, BrianzAcque, Uniacque, Padania Acque, Gruppo Lario Reti, SAL e Pavia Acque, sette aziende in house che insieme garantiscono un servizio di qualità a oltre 5 milioni di abitanti (più della metà dei cittadini lombardi) e che hanno deciso di fare squadra per coniugare il radicamento sul territorio e le migliori pratiche nella gestione pubblica dell'acqua. Il progetto ha il patrocinio di ANCI Lombardia e Confservizi Lombardia. Come aggregato, nel settore idrico le sette aziende sono seconde in Italia solo ad ACEA. Insieme servono poco meno di 900 Comuni, dove erogano ogni anno oltre 500 milioni di metri cubi d’acqua, con 24.727 km di rete di acquedotto e 2.733 pozzi. I depuratori sono 508, ai quali confluiscono quasi 20mila km di rete fognaria. I ricavi complessivi superano i 630 milioni. Nei prossimi cinque anni, le sette aziende investiranno 800 milioni di euro: uno sforzo che si concentra in gran parte nell’impegno per mettere a norma depuratori e fognature, e risolvere così il grave deficit infrastrutturale che vede ancora l’Italia sotto procedura di infrazione comunitaria.