Il Villaggio Abetina e il Residence San Prospero: sono questi gli edifici che, grazie ai prossimi lavori del Gruppo CAP, smetteranno di scaricare le proprie acque nere (anche se preventivamente trattate) nel torrente Nirone. Ieri il sindaco di Garbagnate, Pier Mauro Pioli e il presidente del Gruppo CAP Alessandro Russo hanno visitato il cantiere: un sopralluogo per monitorare di persona l’andamento dei lavori, che procedono a ottimi ritmi e si concluderanno nei prossimi giorni. La settimana prossima verranno infatti posati gli ultimi tratti di tubazione, e nel frattempo si sta completando la realizzazione delle due stazioni di sollevamento, per arrivare entro la fine dell’anno all’attivazione di tutto il sistema nel suo complesso.
L’intervento riguarda via Forlanini, ed era stato deciso dopo un’analisi completa dell’intera rete fognaria del territorio comunale, compiuta dall’area tecnica del Gruppo CAP, insieme ai tecnici comunali. Il progetto prevede quindi un nuovo tratto di fognatura, lavorando in parte anche in via Lario, per un totale di quasi 400 metri.
Approfittando dello scavo verrà posata una seconda tubazione parallela, che servirà a collegare alla rete comunale lo stabile dell’ex sanatorio Vittorio Emanuele, che l’azienda ospedaliera sta smantellando: non è ancora stata definita la destinazione futura dello stabile, ma così sarà possibile collegarlo alla rete senza scavare nuovamente in futuro.
Per la fine dell’anno resterà da completare soltanto il ripristino del tappetino d’usura della sede stradale nelle vie interessate dai lavori: questa operazione infatti ha bisogno di condizioni climatiche tipiche della stagione primaverile.
“È sempre una buona notizia quando possiamo confermare a un Comune la risoluzione della procedura di infrazione della Comunità Europea, e che quindi non ci saranno sanzioni da pagare – ha commentato il Presidente del Gruppo CAP Alessandro Russo -, ma la soddisfazione maggiore è per noi la consapevolezza di lavorare per tutelare l’ambiente in cui viviamo: estendere le reti fognarie e potenziare gli impianti di depurazione significa migliorare la qualità dei corsi d’acqua del nostro territorio”.
Il progetto, che ha visto un investimento di 264mila euro, nasce dalla necessità di adeguare la fognatura comunale alle direttive europee (Direttiva 91/271/CEE che riguarda il trattamento delle acque reflue urbane), ma avrà anche l’effetto di ridurre l’impatto ambientale, migliorando il trattamento delle acque reflue dei due edifici per portarle correttamente all’impianto di depurazione: il torrente Nirone ringrazia!