Chi passa da viale Fulvio Testi, nelle vicinanze dei lavori sull’acquedotto di Gruppo CAP, da domani potrà sapere a cosa serve quel cantiere, quanto durerà, quante persone ci lavorano e altri dettagli dell’intervento. Per esempio scoprirà che non c’è stato bisogno di deviare il traffico grazie all’impiego di tecnologie no-dig, che permettono di lavorare nel sottosuolo senza bisogno di scavi a cielo aperto. E sapranno che, tra pochi mesi, i residenti di Bresso e Sesto San Giovanni potranno contare su un servizio di erogazione dell’acqua del rubinetto ancora più efficiente, grazie alla interconnessione tra i due acquedotti curata da Gruppo CAP.
Lo spiegano gli striscioni posati proprio oggi sulla recinzione del cantiere, alla presenza dei Sindaci di Bresso Ugo Vecchiarelli e di Sesto San Giovanni Monica Chittò, del direttore generale di CAP Michele Falcone e della consigliera d’amministrazione Laura Barat.
Le reti di acquedotto hanno bisogno di manutenzione continua, grandi investimenti, professionalità e un’attenta pianificazione. Ma si lavora spesso sottoterra e quindi i risultati non sono facili da vedere. Quello che vedono i cittadini sono i cantieri aperti nelle strade dei loro comuni. Da questa considerazione nasce la campagna “Cantieri Partecipati” che, spiega Michele Falcone, “racconta l’impegno di Gruppo CAP nella gestione del servizio idrico integrato in oltre 200 Comuni. Un lavoro importante che si traduce in più di cento cantieri al giorno. Attraverso questa campagna di comunicazione, direttamente sul cantiere, vogliamo rendere trasparenti e tangibili i nostri investimenti e raccontare le soluzioni tecnologiche e innovative adottate per una gestione sempre più sostenibile del servizio idrico”.
“I continui e profondi investimenti sulle infrastrutture realizzati da CAP in questi anni – ha commentato il Sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò – rappresentano una di quelle buone pratiche che varrebbe la pena di raccontare. Si tratta di una società pubblica, che investe su un bene pubblico come l’acqua, e che e all’avanguardia nella gestione di una rete così complessa. Oggi assistiamo anche ad una nuova fase: la trasparenza totale dei cantieri. Un altro passo verso un futuro di qualità per il servizio idrico”.
Il cantiere in questione, realizzato grazie a una tecnologia che consente di lavorare senza rompere l’asfalto e interrompere il traffico, prevede la posa di una dorsale per interconnettere i due acquedotti comunali di Bresso e Sesto San Giovanni, allo scopo di migliorare il servizio. “Si sta realizzando una rete diffusa sovracomunale in grado di garantire migliore efficienza nell’erogazione di acqua potabile – commenta Ugo Vecchiarelli, Sindaco di Bresso - Per tutti i cittadini, questo rappresenta una garanzia ulteriore in termini di affidabilità di un servizio delicato e strategico come il servizio idrico”.
Il progetto da un milione di euro serve per potenziare le reti idriche dei due Comuni, che saranno entrambi avvantaggiati: la continuità del servizio idrico sarà garantita anche in caso di eventuali malfunzionamenti agli impianti di uno dei due.
La nuova dorsale di collegamento parte da via Clerici a Bresso, attraversa via Fulvio Testi andando ad allacciarsi all’acquedotto di Sesto San Giovanni. Oltre un chilometro di nuove tubazioni che garantiranno il passaggio di 70/80 litri d’acqua al secondo.
Vista l’importanza della viabilità su viale Fulvio Testi, per attraversare questa grande arteria cittadina senza creare disagi o traffico e senza interrompere le corse del tram, i tecnici di CAP hanno scelto di utilizzare tecnologie cosiddette no-dig, cioè che non prevedono scavi a cielo aperto. Grazie alle tecniche del microtuneling e dello spingitubo sarà infatti possibile attraversare il viale creando un punto di ingresso da una parte e un punto di uscita dall’altra, mentre le auto potranno continuare a transitare sulla carreggiata. I lavori sono iniziati a Giugno 2016 e si concluderanno a fine Febbraio 2017.