Missione compiuta: conclusi tutti i lavori sulla fognatura di Legnano Evitate le sanzioni e migliorata la qualità ambientale

Comunicato stampa 22/01/2016

Una vera e propria corsa contro il tempo, quella per risolvere le infrazioni comunitarie sul territorio del Comune di Legnano, ma oggi si può finalmente dire che i lavori sono terminati, a vantaggio dell’ambiente e delle casse pubbliche, perché si sono evitate le sanzioni previste dall’Europa se i lavori non si fossero conclusi entro il 31 dicembre 2015.

Tre diversi interventi, da più di 1 milione l’uno di investimento, hanno dato vita a molti cantieri in diverse vie cittadine che, dal 2014 a oggi hanno visto la realizzazione di nuovi tratti di fognatura e di nuovi collettori, l’eliminazione di scarichi diretti nelle rogge, la manutenzione straordinaria di tutta la fognatura, fino ad arrivare, oggi, grazie a oltre 3 milioni e mezzo di investimenti, a una rete fognaria rispondente alle norme comunitarie e rispettosa dell’ambiente. Non si tratta solo, infatti, di evitare le multe europee, ma soprattutto di tutelare un territorio ricco di rogge, canali e fiumi, risorse importanti per il territorio e per la comunità.

Nel primo lotto di lavori erano compresi ben 12 interventi diversi di estensione della rete fognaria, per collegare le utenze che non risultavano servite dalla fognatura. Molti i cantieri aperti per questo lotto, con diverse squadre di operai in diverse vie: Calabria, Cascina San Bernardino e Delle Palme, Fratelli di Dio e Menotti, Volturno e D’Azeglio, Roma, Moscova, Da Perego, Manzoni, Alfieri e Da Vinci, Isonzo, Comasina e Pirovano.

Il secondo lotto di lavori ha visto, oltre alla realizzazione di altri tratti di fognatura a completamento della rete comunale, anche una rete bianca per la raccolta delle acque meteoriche nel tratto terminale di via Santa Colomba, dove in passato si sono verificati alcuni allagamenti della strada. Oltre alla via Santa Colomba e all’adiacente via Einstein, questo intervento ha visto operai al lavoro nelle vie Lombardia, Hiroshima, Podgora e Toscana, Aosta e Tevere, Puglie, Liguria e Lucania, Alessandria e Brescia.

Infine il terzo lotto, che ha visto la realizzazione di un collettore fognario da corso Sempione, all’incrocio con via Gorizia, lungo via Canazza fino al parcheggio all’angolo con via Comasina, dove devia nel parco comunale per poi proseguire in via Chiesa, via Risorgimento terminando all’incrocio con via Colombes, con tratti secondari anche in via Amendola.

In generale la progettazione del Gruppo CAP è stata diretta a completare la fognatura, consentendo di raccogliere tutte le acque reflue e portarle correttamente al depuratore di Canegrate, evitando vecchi sistemi di raccolta come le fosse biologiche e migliorando sensibilmente la qualità dell’Olona e di diverse rogge.

 

“Siamo molto orgogliosi di questo risultato – ha commentato il Presidente del Gruppo CAP, Alessandro Russo -: al momento della sua nascita dalla fusione di tutte le aziende presenti sul territorio della Città Metropolitana di Milano, Il Gruppo CAP aveva da realizzare 117 interventi rientranti nella procedura di infrazione comunitaria su fognature e depuratori. Quasi 134 milioni di euro di investimenti da concludere entro la fine del 2015 per evitare le multe europee. Oggi possiamo dire che la missione è compiuta: tutto il territorio servito è uscito dall’infrazione e non dovrà

pagare le multe della comunità europea. La situazione del territorio di Legnano era particolarmente critica, e l’abbiamo risolta grazie al know-how e all’impegno della nostra area tecnica, e soprattutto grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale, degli uffici tecnici e di tutti i cittadini”.

“I lavori sono terminati entro la fine del 2015 – ha aggiunto il Sindaco di Legnano, Alberto Centinaio - rispettando quindi l’impegno preso dal Gruppo CAP a risolvere le situazioni a rischio di infrazione comunitaria entro i termini stabiliti. Si sono dovuti stringere al massimo i tempi proprio per rispettare le scadenze europee ed evitare di incorrere in sanzioni. Per fare questo è stata necessaria la collaborazione di tutti, nella comprensione che questi lavori hanno una grande utilità dal punto di vista ambientale (e anche economico visti gli importi delle multe in caso di non rispetto delle imposizioni europee). Siamo consapevoli del fatto che in queste situazioni è inevitabile creare qualche disagio alla cittadinanza, e infatti i cantieri hanno determinato delle difficoltà per gli abitanti di Legnano, ma oggi possiamo consegnare ai cittadini una rete fognaria in ordine, rispettosa delle norme e dell’ambiente, contribuendo a costruire un futuro migliore per il territorio.

 

L’infrazione comunitaria

La normativa di riferimento in materia di trattamento dei reflui è la Direttiva 91/271/CEE recepita dall’Italia con il D. Lgs. 152/2006 (e ss.mm.ii, cosiddetto Codice dell’Ambiente). La Direttiva prevede che tutti gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti siano forniti di adeguati sistemi di reti fognarie e trattamento delle acque reflue, secondo precise scadenze temporali, ormai già passate, in funzione del numero degli abitanti equivalenti e dell’area di scarico delle acque.

Per le inadempienze nell’attuazione della Direttiva l’Italia ha già subito due condanne da parte della Corte di Giustizia Europea, la C565-10 (Procedura 2004-2034) e la C85-13 (Procedura 2009-2034) e l’avvio di una nuova procedura di infrazione (Procedura 2014-2059).

La depurazione ha un ruolo fondamentale in termini di protezione ambientale perché consente l’immissione nell’ambiente dei reflui prodotti solo dopo i trattamenti che rimuovono gli inquinanti. È una misura di salvaguardia per fiumi e mari, per la conservazione della biodiversità, per la tutela della salute pubblica e, infine, per la valorizzazione dei territori.

Sulla depurazione l’Italia registra un ritardo infrastrutturale grave e persistente, che si configura come una vera e propria emergenza nazionale. Numerosi Comuni italiani sono infatti sprovvisti di adeguate reti fognarie e di impianti per il trattamento dei reflui: due italiani su dieci sono senza fogne, tre su dieci senza depuratori. Il 40% dei nostri fiumi sono gravemente inquinati: ecco perché dall’Unione Europea sono in arrivo pesanti sanzioni per inadempienza alle direttive comunitarie per depurazione e fognature.