Milano capitale dell’acqua in vista della COP 21

Comunicato stampa 10/07/2015
Oggi un convegno in Expo tra le aziende pubbliche del servizio idrico europeo. Promosso da APE con Gruppo CAP ed MM

Milano, 10 luglio 2015 – Milano capitale europea dell’acqua oggi in vista della COP 21, la conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici che si terrà in dicembre a Parigi. Le principali aziende pubbliche del servizio idrico europeo si riuniscono questa mattina in EXPO, presso Cascina Triulza, per ragionare insieme sul futuro dell’acqua e sulle sfide globali per gestirla al meglio. Il meeting è organizzato da APE, l’associazione internazionale Aqua Publica Europea (il nome latino richiama la radice comune) insieme con Gruppo CAP ed MM, gestori rispettivamente dei comuni della provincia di Milano e della città di Milano. Intervento conclusivo del ministro italiano per le politiche agricole Maurizio Martina.

Le oltre 50 aziende aderenti alla rete di APE vengono da 8 Paesi diversi (Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Spagna, Germania, Scozia e Portogallo) e servono un bacino di circa 60 milioni di abitanti, con un fatturato complessivo che supera i 5 miliardi di euro.

Interamente pubbliche e partecipate dagli Enti Locali, rappresentano le migliori esperienze di gestione “in house”, da Parigi a Milano, da Bruxelles a Torino, da Edimburgo a Cagliari e Bari: “Siamo qui oggi per confrontarci e cercare insieme risposte concrete alle sfide del servizio idrico nelle città di domani. Mettere in rete le nostre esperienze è un aiuto e uno stimolo per il miglioramento continuo del servizio ai cittadini” spiega Alessandro Russo, presidente del Gruppo CAP e coordinatore della Water Alliance, joint venture tra sette aziende pubbliche di Lombardia.

“La sfida del futuro del pianeta è legata anche alla consapevolezza della scarsità della risorsa acqua - ha dichiarato Davide Corritore, Presidente di MM SpA – e la giornata di oggi vuole rilanciare anche questo concetto. Una gestione eccellente del patrimonio idrico deve essere accompagnata da un impegno collettivo sul valore dell’acqua”.

Secondo le più attendibili stime, la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi entro il 2050. Ciò determinerà una preoccupante pressione sulle risorse ambientali, a partire da quelle idriche che dovranno soddisfare una domanda crescente per consumi personali, agricoli e industriali.

Un recente rapporto ONU prevede che entro il 2050 la domanda d’acqua crescerà del 55%, mentre già nell’arco di una quindicina d’anni potrebbe registrarsi una carenza di risorse idriche pari al 40% del fabbisogno mondiale.

In questo quadro, l’obiettivo del convegno è discutere i limiti del nostro modello di sviluppo, esplorando le possibili soluzioni gestionali e politiche che consentano di coniugare i bisogni di crescita mondiale con un uso sostenibile delle risorse. I gestori idrici si confrontano così con i rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale: Cosimo Lacirignola, segretario generale dell’Istituto agronomico del Mediterraneo; Marta Antonelli e Francesca Greco del London Water Research Group, autrici del volume “L’acqua che mangiamo” (Edizioni Ambiente); con un videomessaggio dell’europarlamentare Paolo De Castro, autore del volume “Cibo. La sfida globale” (Donzelli Editore). In chiusura, una tavola rotonda dedicata al ruolo delle città nel promuovere una gestione equa e sostenibile dell’acqua, con un focus particolare su Milano, Parigi e Bruxelles, prima dell’intervento di chiusura del ministro Martina.

Le strategie pubbliche nella gestione del servizio idrico potranno contribuire alla XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che si terrà a Parigi, in Francia, dal 30 novembre al 11 dicembre, con lo scopo ambizioso di concludere un accordo vincolante sul clima, che sia accettato da tutte le nazioni.

Per l’Italia sono 10 le aziende aderenti ad APE: Gruppo CAP, Brianzacque, Uniacque, SAL, MM, Alsi per la Lombardia; Abbanoa (Sardegna); SMAT (Torino); Acquedotto Pugliese (Bari) e il consorzio Viveracqua (Veneto).