Ricavi sopra i 335 milioni di euro. Un saldo di gestione che supera i 30 milioni, 96,79 milioni di margine operativo lordo. Investimenti in infrastrutture a servizio del territorio pari a 84,6 di milioni (ben il 36% dei ricavi della tariffa), in crescita del 5% rispetto al 2016 e che hanno generato circa 2.100 posti di lavoro. Ecco i numeri del bilancio consolidato 2017 di Gruppo CAP, l'azienda pubblica che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, prima azienda in-house italiana per patrimonio nel settore e quarta per abitanti serviti.
“I numeri del bilancio 2017 confermano la crescita dell’azienda, che negli ultimi anni ha puntato con assoluta determinazione su sviluppo e innovazione delle infrastrutture idriche con un incremento degli investimenti sempre più importante, dando particolare rilievo alla sostenibilità e all’economia circolare – commenta Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP. In un sistema dove l’acqua sta diventando l’ago della bilancia dello sviluppo economico e territoriale, creare oltre 2000 posti di lavoro, implementare il sistema di controllo e sicurezza dell’acque più avanzato nel settore (WSP), innovare il sistema di rete idrica integrata con progetti concreti di tutela ambientale e di riutilizzo delle risorse secondo la logica della circular economy, fa di noi un’azienda pubblica pronta ad anticipare le sfide del futuro di questo settore. Tutto questo mantenendo la tariffa bassa, anzi tra le più basse in Italia che viene reinvestita sul territorio in una percentuale non lontana dal 40%.”
Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato lo scorso 19 aprile dal Consiglio di Amministrazione di CAP Holding S.p.A. insieme alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. 254/2016. In dettaglio, il totale dei ricavi si attesta nel 2017 a 335.510.644 euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico, mentre il saldo di gestione è pari a 30.242.319 di euro. Il risultato operativo nel 2017 è stato pari a 47.324.064 euro. Gli investimenti tecnici si attestano a 84.623.580 euro, contro gli 80.760.064 euro del 2016.
“Il modello in-house si conferma la risposta vincente in fatto di trasparenza, innovazione ed efficienza, spiega il direttore generale Michele Falcone. Nel 2017 la quota degli investimenti ha sfiorato gli 85 milioni di euro, confermando un trend di crescita progressivo, più che raddoppiato rispetto al 2010 (39 milioni). Parallelamente si conferma la diminuzione delle perdite idriche, che hanno raggiunto quest’anno il 16,51%, valore tra i più bassi nel panorama italiano, a fronte di un investimento procapite di oltre 45 euro all'anno, contro la media di 33 euro del Nord Italia (Blue Book 2017)”.