Economia circolare: le Case dell’Acqua di Expo rivivono nel territorio.

Comunicato stampa 19/05/2020
Domenica 22 maggio si inaugura Pieve Emanuele

Da Piazzetta Monaco a Pieve Emanuele: nuova tappa per le Case dell’Acqua allestite in Expo dal Gruppo CAP che tornano a nuova vita sul territorio milanese. La prima è stata, a marzo, Cassina de’ Pecchi, in arrivo dal Kazakistan, mentre il 15 maggio la struttura che aveva dissetato i visitatori di Cascina Triulza è stata ricollocata dov’era, perché lo spazio della società civile continua ad essere attivo anche dopo la fine di Expo.

“Quando abbiamo installato le Case dell’Acqua in Expo abbiamo sottolineato subito che avrebbero avuto un futuro dopo l’esposizione universale: siamo già alla terza struttura riposizionata, entro la fine dell’anno tutte e 18 le nostre casette saranno di nuovo attive nel territorio, all’insegna dell’economia circolare, un fronte su cui l’azienda sta investendo tempo e risorse con il programma CAP21 – impegni di sostenibilità”, il presidente Alessandro Russo annuncia così l’inaugurazione di Pieve Emanuele. 

L’acqua di queste piccole e innovative strutture, naturale e frizzante, refrigerata, buona da bere e amica dell’ambiente, continua dunque a dissetare i cittadini: ideate apposta per Expo - dove hanno erogato oltre 9 milioni di litri di acqua nei sei mesi, che equivalgono a più di 18 milioni di bottigliette di plastica da mezzo litro - le casette sono state riassegnate attraverso un concorso di idee per valorizzare il territorio, aperto a tutti i Comuni dell’area metropolitana. Tra le proposte arrivate ne sono state selezionate 18 in base ai criteri di rilievo artistico, culturale o paesaggistico, affluenza e accessibilità. 

"Il Comune di Pieve Emanuele – racconta il sindaco, Paolo Festa – si è aggiudicato la Casa dell’Acqua che per sei mesi era stata installata nella piazzetta Monaco in Expo, grazie a una proposta delle scuole del territorio che riguarda la frazione di Fizzonasco, dove abitano circa 4mila persone. La Casa sorgerà accanto al parco pubblico frequentato da centinaia di bambini e genitori, vicino alle scuole materne e elementari. Crediamo fortemente in questa iniziativa realizzata insieme a Gruppo CAP, un passo in avanti verso la tutela dell’ambiente e in particolare dell’acqua pubblica e la promozione della cultura del minor consumo di rifiuti possibile”.

L’inaugurazione di Pieve Emanuele sarà domenica 22 maggio alle ore 11 in via Grandi all’angolo con via Curiel. A tagliare il nastro ci sarà il sindaco, Paolo Festa, e la consigliera di CAP Lauretta Barat, che spiega: “Come le sue sorelle, si tratta di una struttura intelligente, in grado di dialogare da remoto con i servizi di CAP grazie a un avanzato sistema di telerilevamento che tiene sotto controllo parametri quali consumi, carica di CO2 residua per la gasatura, nonché segnalare eventuali problematiche che ne abbiano provocato il blocco, così da permettere ai tecnici di intervenire con tempestività”.

Prossime inaugurazioni: domenica 29 maggio a Solaro arriva la casetta del Brasile, mentre il 5 giugno a Gudo Visconti si inaugura la Casa di piazzetta Irlanda. Le altre Case in arrivo da Expo se le sono aggiudicate i comuni di Bollate, Canegrate, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Garbagnate Milanese, Gorgonzola, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Noviglio, Robecchetto con Induno, Rodano, Senago e Sesto San Giovanni.

Su ciascuna di queste case, per tutta la durata di Expo, è stata esposta un’illustrazione del luogo prescelto per la futura collocazione, per ricordare ai visitatori che l’area metropolitana milanese è ricca di luoghi da scoprire. 

L’installazione di questi impianti produce anche importanti risparmi dal punto di vista ambientale: ciascuna di queste case è in grado di erogare fino a 7 mila litri di acqua al giorno, equivalenti a quanto contenuto in 4 mila e 600 bottiglie di plastica da un litro e mezzo al giorno. Tradotto in termini impatto sull’ambiente, l’utilizzo di questi impianti permette di non consumare 372 kg di petrolio al giorno e di non immettere in atmosfera diverse sostanze inquinanti, circa 427 kg di anidride carbonica, consumate in fase di produzione di Pet, materiale di cui sono composte le bottiglie d’acqua.