APE, l’Associazione Europea dei gestori pubblici dell’acqua, ha iniziato il nuovo anno con l’adesione di quattro nuove aziende, confermando così il ruolo crescente di un settore pubblico efficiente e responsabile nella gestione dei servizi idrici in Europa. L’espansione dell’associazione conferma inoltre i risultati positivi ottenuti da questa giovane organizzazione a partire dalla sua creazione nel 2009.
Lo scorso 20 gennaio il consiglio di amministrazione di Aqua Publica Europea ha dato infatti il benvenuto a quattro nuovi soci: si tratta di Budapest Waterwork (Ungheria), EMASESA (Siviglia, Spagna), Aguas de Gaia (Portogallo), e Eydap (Atene, Grecia). Grazie a queste nuove adesioni, Aqua Publica Europea è ora presente in oltre dieci Paesi, e i propri soci servono direttamente più di 60 milioni di cittadini. “Le nostre aziende vengono da storie e contesti molto differenti ma condividono la stessa visione e gli stessi obiettivi, per garantire al meglio la gestione pubblica dell’acqua – commenta Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP e vicepresidente di APE, che ha coordinato il consiglio di amministrazione ospitato a Verona da Viveracqua, il consorzio di gestori pubblici del Veneto -. Dal confronto e dallo scambio di esperienze sono nati diversi progetti comuni per la protezione della risorsa idrica e l’accessibilità all’acqua, e l’allargamento dei confini può aiutarci a rappresentare sempre meglio il valore aggiungo del modello pubblico”.
I nuovi soci includono due aziende che sono pubbliche da sempre, Siviglia e Aguas de Gaia, un’azienda che ha deciso di ritornare alla gestione pubblica cinque anni fa (Budapest Waterwork), e un operatore (Eydap di Atene) che corre il rischio di essere privatizzato a causa del “programma di aggiustamento finanziario” imposto alla Grecia dalla Troika. Questi nuovi soci, con il loro diverso background, confermano la doppia missione di APE: riunire le principali aziende pubbliche di tutta Europa per affrontare le sfide comuni sotto il profilo tecnologico e ambientale, ma anche sostenere le organizzazioni impegnate per mantenere il modello pubblico di gestione dei servizi idrici.