Un’arca moderna che fluttua sull’acqua: sarà questo l’aspetto del nuovo edificio del Gruppo CAP, gestore del servizio idrico della Città Metropolitana di Milano. Un edificio aperto che si ispira all’acqua e alla morfologia delle sue reti anche per il design interno, per un concept che vuole esprimere al massimo la mission dell’azienda.
Questo, in sintesi, il progetto grazie al quale lo studio Cleaa - Claudio Lucchin & architetti associati di Bolzano, ha vinto il concorso internazionale per la progettazione del nuovo quartier generale di Gruppo CAP. A selezionare il progetto una commissione presieduta dall’ingegnere Piercarlo Anglese, direttore Area Tecnica della monotulity, e composta dall’architetto Alessandro Romeo e dall’ingegnere Corrado Pecora, in rappresentanza dei rispettivi Ordini di riferimento.
Il bando di concorso è stato lanciato lo scorso gennaio con l’obiettivo di riunire le diverse sedi del Gruppo, oggi situate rispettivamente in via Rimini a Milano e in via del Mulino ad Assago. Il nuovo progetto, che ha ricevuto nei giorni scorsi l’autorizzazione paesistica da parte del Comune di Milano, mira a unificarle in una unica struttura di
11.250 m2 di superficie, distribuita su 6 piani e divisa in spazi che comprendono diverse tipologie di uffici, laboratori, una caffetteria, un auditorium per 200 persone, un’esposizione museale e un asilo nido aziendale per 18 bambini.
“L’edificio ricorda una grande arca da sempre simbolo di salvezza, spiega Alessandro Russo, presidente Gruppo CAP. Un rimando anche al concetto di solidità e sicurezza, valori del Gruppo, e al suo slancio verso l’innovazione del servizio idrico. Ma sarà soprattutto un nuovo luogo pubblico, aperto al quartiere e al territorio. Non a caso la nuova sede si aprirà su una piazza, appositamente studiata, e ospiterà un caffè in un’ottica di condivisione e aggregazione con la comunità dei residenti. ”
Capace di ospitare oltre 400 dipendenti, il progetto dello studio Cleaa vuole sottolineare, in un’area della città prevalentemente residenziale, la natura pubblica di Gruppo CAP e la sua attività di gestione dell’acqua a favore della collettività: sono stati quindi eliminati i muri di confine dell’edificio, permettendo un’entrata immediata nella sede, ed è stata prevista la costruzione di una grande vasca d’acqua, che richiama l’attività aziendale. “Per noi, la nuova sede di una società così particolare non può essere solo un buon edificio direzionale dall’elevata performance energetica, ma deve necessariamente alludere al valore sociale di questa attività, spiega Claudio Lucchin, ideatore del progetto. L’acqua è alla base della nostra idea progettuale, non solo perché l’edificio si rispecchia in una piazza d’acqua, ma sembra galleggiarvi sopra, alludendo a una caratteristica di questo elemento e, al contempo, dichiarando la complessità di gestione di questa importante risorsa”.
Al di là della progettazione stilistica, il proposito di evidenziare il valore sociale dell’azienda si concretizza in un accurato piano energetico della nascente struttura, a partire dal sistema di illuminazione che evita le grandi vetrate per diffondere la luce naturale attraverso un’attenta calibratura delle finestre. La parte esterna dell’edifico è fortemente caratterizzata dalla loro particolare conformazione, con una trama che si fonde con il volume stesso e che richiama, nel suo diramarsi, la rete dei servizi di Gruppo CAP distribuita su tutto il territorio metropolitano. Inoltre, vi saranno pozzi di luce di ampie dimensioni a garantire la connessione visiva tra i piani e l’illuminazione nell’area centrale dell’edificio.
Parallelamente, Gruppo CAP ha avviato un’indagine consultiva tra i propri dipendenti affinché la nuova struttura sia in grado di rispondere a criteri ambientali ed estetici e, allo stesso tempo, di conformarsi alle esigenze del suo personale.
L’oro blu, elemento che CAP preserva e gestisce al meglio con il lavoro di ogni giorno, si unisce quindi a uno stile moderno e a basso impatto ambientale: le scelte relative all’involucro edilizio e ai sistemi impiantistici, infatti, sono state effettuate in funzione della particolarità del contesto di inserimento per realizzare un edificio sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale ed economico, che garantisca livelli ottimali di comfort termico durante il periodo di utilizzo, riducendo anche il fabbisogno di energia primaria grazie all’uso corretto delle risorse naturali.
Una serie di scelte che elevano la nuova sede del Gruppo CAP a livello “Gold” della certificazione LEED per gli edifici sostenibili, in quanto soddisfa i prerequisiti di ognuna delle 6 macro categorie previste: sostenibilità del sito, gestione efficiente delle acque, energia e ambiente, materiali e risorse riciclabili e riciclati, controllo della qualità dell’aria negli ambienti costruiti, elevati livelli di progettazione e innovazione.