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La green utility lombarda è la prima in Italia ad accedere ai water credit WTR, aprendo a un nuovo modello di sostenibilità nel riuso delle acque reflue e nella tutela del territorio.

Valorizzare ogni goccia d’acqua trattata, trasformandola in risorsa ambientale ed economica. Con questo obiettivo, Gruppo CAP diventa il primo gestore del servizio idrico integrato in Italia ad accedere al sistema internazionale dei water credit volontari WTR, aprendo la strada a un nuovo modello di sostenibilità per le utility.

Il progetto nasce in collaborazione con Hypercube, gruppo svizzero leader nella tokenizzazione degli impatti ambientali, e con il supporto di AON come advisor tecnico-strategico.

In Italia solo il 4% delle acque reflue viene riutilizzato, a fronte di un potenziale del 21%. CAP è già tra i principali promotori del riuso: ogni anno tratta 350 milioni di metri cubi di acque reflue nei suoi 40 impianti, con un tasso di riutilizzo del 45,4%. I depuratori del Gruppo sono vere e proprie bioraffinerie che trasformano fanghi in energia, fertilizzanti e risorse per l’agricoltura.

I crediti originati da Gruppo CAP si basano nello specifico sulle acque depurate presso l’impianto di Bresso-Niguarda, dove una parte delle acque viene riutilizzata per l'irrigazione di Parco Nord Milano; qui, una condotta dedicata, che connette la rete di trasporto delle acque depurate al sistema di irrigazione del parco, consentirà di aumentare la capacità di riutilizzo fino a 500.000 metri cubi all’anno, contro i 50.000 forniti attualmente. Queste risorse saranno destinate all’irrigazione dei prati e all’alimentazione di fontane e canali, migliorando l’efficienza nell’uso delle acque superficiali. L’intervento, realizzato grazie a un investimento di 250.000 euro, riduce drasticamente il prelievo da falda valorizzando la risorsa idrica in un’ottica circolare, ambientale e sociale.

A ogni metro cubo di acqua riutilizzata corrisponde un water credit WTR, generato tramite tecnologia blockchain secondo i più rigorosi standard ESG (CSRD, GRI, SDG ONU). Tali crediti possono essere acquistati da aziende water-intensive per ridurre o bilanciare la propria impronta idrica, in particolare la componente “hard-to-abate”, con un sistema trasparente e verificabile, che consente anche al cittadino di tracciarne l’origine e l’utilizzo.

Il valore dei water credit emessi da Hypercube, nel corso del 2024, è cresciuto di oltre il 70% indicando un fortissimo interesse sia del settore pubblico, sia del settore privato verso l’adozione di strumenti che possano accelerare su larga scala l’implementazione di processi e iniziative orientate all’efficienza idrica.

Oltre a valorizzare processi virtuosi già in atto, il sistema dei water credit prevede che parte delle risorse generate dalla vendita dei crediti venga reinvestita in nuove progettualità sul territorio lombardo, con l’obiettivo di rafforzare infrastrutture, promuovere il riuso e ampliare l’impatto ambientale sostenibile.