Per molti anni l’acqua, e di conseguenza chi la gestisce, sono stati considerati sostenibili e circolari per definizione. La gestione industriale del ciclo idrico, in realtà, non è esente, come tutti i processi industriali, da un dispendio energetico necessario, ad esempio, a spostare metri cubi di oro blu dal sottosuolo alle case dei cittadini, solo per citare uno dei processi più energivori. Allo stesso modo la gestione integrata del ciclo idrico comporta la produzione di non poche emissioni e di diverse tonnellate di fanghi di depurazione che, fino a non molto tempo fa, venivano considerati rifiuti a tutti gli effetti.
Ridurre e recuperare i rifiuti e trasformarli in nuova materia prima o in energia è oramai un mantra in tutti, o quasi, i sistemi produttivi. Anche quello idrico.
Con questo terzo capitolo della collana Linee d’Acqua, edita da Guerini Editore, vogliamo raccontare “dal basso”, partendo dal nostro territorio, come affrontare le complessità dell’economia circolare e della transizione verso un’economi (più) green.
La collana “Linee d’acqua” è una raccolta di studi e ricerche che ha l’obiettivo di contribuire al dibattito sulla gestione dell’acqua, valorizzando esperienze e progetti innovativi che possano offrire spunti di riflessione a chi si occupa del settore idrico.