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A Pieve Emanuele verranno riqualificate due aree, quella di piazza Allende e quella di via dei Pini presso la scuola, con un investimento di 1,2 milioni di euro

Un ambizioso piano per contrastare gli allagamenti causati da nubifragi e bombe d’acqua, che sempre più spesso minacciano l’intero territorio metropolitano, causando danni economici importanti e soprattutto disagi di ogni genere ai cittadini. Il progetto Città metropolitana Spugna, sviluppato dalla Città metropolitana di Milano, insieme a Gruppo CAP e a diversi Comuni del territorio, entra nella sua fase operativa. Sono già oltre 30 i Comuni in cui sono stati avviati gli interventi, e oggi il progetto arriva anche a Pieve Emanuele.

Lunedì 12 febbraio è stato infatti presentato il progetto di riqualificazione che prevede 3 interventi su un’area totale di oltre 14mila m², per un investimento complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, per gestire meglio piogge e bombe d’acqua, ma anche contrastare la formazione di isole di calore. Il primo intervento riguarderà piazza Allende, che sarà disconnessa della rete fognaria mediante la realizzazione di box alberati, trincee drenanti e pozzi di infiltrazione. Gli altri due consentiranno di realizzare un nuovo sistema di drenaggio della strada e del parcheggio di via dei Pini e via dei Gelsi, nei pressi della scuola primaria, basato su trincee drenanti e pozzi di infiltrazione e disconnessione dalla rete fognaria. Interventi che consentiranno non soltanto di migliorare sensibilmente il decoro urbano del Comune di Pieve Emanuele, ma anche un risparmio energetico di oltre 4,5mila kWh all’anno, con conseguente risparmio economico.

Città metropolitana Spugna mira a realizzare molteplici interventi di Drenaggio Urbano Sostenibile per far sì che le città siano in grado di assorbire l’acqua piovana, soprattutto negli eventi più intensi, senza intasare le reti fognarie ed evitando allagamenti. Il finanziamento del PNRR, ottenuto dalla Città metropolitana, pari a 50.194.050 euro, consentirà di riqualificare un’area complessiva pari a 530mila metri quadrati attraverso 90 interventi in 32 Comuni con l’obiettivo di adottare soluzioni innovative per aumentare il grado di resilienza delle città attraverso una gestione più sostenibile delle acque meteoriche.