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La fiera dedicata all'economia circolare è full digital

Quest’anno l’evento dedicato all’innovazione industriale e all’economia circolare diventa full digital e ospita 7 focus sulle best practice di Gruppo CAP.

La Biopiattaforma di Sesto San Giovanni come modello di gestione circolare delle materie di scarto, il riutilizzo delle acque depurate come risposta alla gestione sostenibile della risorsa idrica, la digitalizzazione come strumento per gestire da remoto il processo di depurazione; e ancora la simbiosi industriale come opportunità di creare sviluppo con un approccio orientato all’open innovation.

Sono solo alcune delle best practice che Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, porterà alla 24ma edizione di Ecomondo, l’appuntamento di riferimento in Europa per l’innovazione industriale e tecnologica dell’economia circolare, in calendario dal 3 al 6 novembre e che quest’anno, nel rispetto delle misure adottate dall’ultimo dpcm governativo, si sposta dalla Fiera di Rimini interamente su piattaforma digitale.
 
“Solo adottando modelli di economia circolare, le utility potranno essere player strategici fondamentali nel sostenere il cambio di passo verso la transizione energetica e contribuire alla ripresa economica post-Covid secondo le linee guida della UE (Green New Deal), afferma Russo. Sarà essenziale per le utility e multiutility la capacità di ridefinire la propria governance adottando strategie sostenibili e condivise. In questo senso uno dei modelli più efficienti è quello della “rete di imprese”, che in Lombardia abbiamo già adottato da tempo”.

Tra i focus strategici alla base degli Stati Generali della green economy nell’ambito di Ecomondo, i fondi stanziati per la Pandemia. “Ora abbiamo di fronte un momento tra i più complessi nella storia degli ultimi 70 anni e senza dubbio i fondi previsti dal Next Generation EU devono rappresentare un’opportunità per dare un nuovo volto alle infrastrutture idriche del Paese, continua Russo. Per garantire nei prossimi anni un approvvigionamento sicuro di acqua potabile e colmare le lacune della rete del Paese saranno necessari importanti investimenti strutturali, che Utilitalia stima in 7,2 miliardi di euro”.

La spinta verso l’innovazione in ottica di economia circolare deve portare utility e multiutility allo sviluppo di sinergie industriali che generino valore per il territorio. Un esempio in questo senso è la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni, il progetto che vede la trasformazione del termovalorizzatore e il depuratore adiacente in un polo green dedicato all’economia circolare e carbon neutral (a zero emissioni di CO2), oggetto di due interventi nel corso di Ecomondo: il primo il 4 novembre, a cura di Davide Scaglione, Responsabile Depurazione di Gruppo CAP, il secondo il 5 novembre, a cura di Desdemona Oliva, Direttore Ricerca e Sviluppo di Gruppo CAP.

Il 3 novembre, Alessandro Reginato, Direttore Operations dell’azienda pubblica, andrà a disegnare il perimento di quello che CAP ha chiamato “Green Deal” della Città metropolitana di Milano, un massiccio programma di investimenti del valore di oltre 500 milioni di euro, previsti nel quinquennio 2020-2024, da impiegare nei progetti di economia circolare, digitalizzazione, ricerca scientifica e simbiosi industriale. Sempre il primo giorno di apertura, a partire dalle 10.00, si rinnova per il 10° anno l’incontro sulle “Emissioni odorigene dalle tecnologie di abbattimento alle nuove strategie di controllo”, in cui Davide Scaglione illustrerà l’adozione della tecnologia Kando, che consente di realizzare veri e propri “detective elettronici” posizionati negli impianti di depurazione, in grado di segnalare odori molesti ed eventuali sversamenti illeciti.

Il settore agricolo è sempre più minacciato dagli eventi atmosferici estremi e da lunghi periodi di siccità. Essenziale diventa quindi la possibilità di riutilizzare acque depurate dagli elevati standard qualitativi per uso irriguo. Desdemona Oliva interverrà nella mattinata di martedì 3 novembre, insieme ad alcuni partner tra cui l’Università Politecnica delle Marche e l’Istituto Superiore di Sanità, per raccontare gli aspetti più innovativi del progetto europeo Horizon2020 Digital Water City e le soluzioni digitali all’avanguardia per la gestione dell’agricoltura periurbana.

Andrea Lanuzza, Direttore Generale di Gestione dell’azienda pubblica, porterà mercoledì 4 novembre alle ore 11.00 l’attenzione sul ruolo della simbiosi industriale nella gestione dei rifiuti, illustrando la ricerca condotta circa un anno fa in collaborazione con Kyoto Club, che indica la rotta per produrre biocarburante a basso impatto ambientale sul territorio della Città Metropolitana, grazie agli asset di CAP già presenti sul territorio.

Secondo il più recente rapporto di Ispra, (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la Città metropolitana di Milano produce circa 215 mila tonnellate/anno di umido e dispone di una capacità impiantistica per il trattamento anaerobico attualmente autorizzata pari a 90.000 tonnellate. Grazie agli impianti di Gruppo CAP si potrebbero trattare tramite processi di digestione anaerobica ulteriori 107 mila tonnellate/anno di umido, senza bisogno di realizzare nuove strutture o nuovi impianti di produzione.

Infine, venerdì 6 novembre alle ore 12.00 sarà Marcoandrea Muzzatti, Responsabile Operational Intelligence, a chiudere il ciclo di interventi parlando proprio della tecnologia legata alla Control Room 4.0, che permette di gestire da remoto e monitorare in tempo reale tutti i processi legati alla depurazione.   

Per partecipare a convegni, seminari e workshop di Ecomondo è necessario registrarsi sulla piattaforma digitale dell’evento attraverso l’area visitatori del sito ecomondo.com